Warhol

Warhol
Andy Warhol rende omaggio a Joseph Beuys. Un dialogo faccia a faccia tra due giganti della seconda metà del Novecento: il volto del glam newyorkese Warhol e l’artista impegnato, eclettico e ispiratissimo Beuys. Warhol gioca con il volto incorniciato dall’inconfondibile cappello di Beuyscome in passato ha fatto con quello di Marilyn Monroe, di Jackie Kennedy, di Elvis Presley e di molti altrearcinote personalità, ma anche con le lattine di zuppe Campbell, con le bottiglie di Coca Cola e con le sedie elettriche e con le foto di cronaca di incidenti stradali e altre tragedie. Nell’opera di Warhol i divi del cinema e del jet set sono trattati alla stregua di oggetti di consumo e di immagini che evocano scenari di morte. Con l’accattivante linguaggio della Pop Art, Warhol sembra voler raccontare, pur senza giudicare, una società che divora tutto e che tutto appiattisce, con opere che intrecciano la vita e la morte, in una complessità di sguardi che ben riflette le difficoltà esistenziali di un personaggio pubblico non risolto nel suo privato, molto lontano dall’identità modaiola e superficiale che spesso gli si attribuisce.