Signac

Signac
Nel 1886, nelle sale di quella che sarà l’ultima mostra del gruppo impressionista, espongono anche alcuni artisti rivoluzionari, che, prendendo atto della crisi del movimento, intendono rinnovarne il linguaggio. Georges Seurat, capofila di questa nuova tendenza, sostiene la necessità di offrire all’impressionismo una dimensione più moderna, che egli definisce “scientifica”. Il nuovo stile, detto pointillisme in virtù della modalità di stesura del colore, non si pone quindi come una rivoluzione rispetto all’impressionismo ma come una sua possibile evoluzione. Seurat cerca di mettere in pratica una regola che i maestri del movimento avevano indagato in teoria ma disatteso nella pratica: non mescolare i colori sulla tavolozza ma lasciare che sia la retina dello spettatore a farlo, osservando dalla giusta distanza una fitta trama di puntini di colore puro giustapposti seguendo le precise regole della scienza ottica e le teorie della percezione visiva. Questo procedimento scientifico permette all’artista, una volta stabiliti i toni che desidera ottenere, di lavorare in qualsiasi condizione di luce, anche artificiale. Con il pointillisme si chiude, dunque, l’epoca della pittura en-plein-air, all’aria aperta, che aveva caratterizzato l’arte della generazione impressionista. Morto precocemente Seurat, l’amico Paul Signac prende il suo posto come caposcuola. Molto note sono le sue vedutedi Saint Tropez, di Avignone o delle località sulle coste atlantiche, come questa, splendida, marina di La Rochelle. I piccoli puntini della prima fase si sono ormai tradotti in tocchi più ampi e geometrici, quasi un mosaico vibrante di luce, imbevuto nelle sfumature dell’azzurro con accensioni di rosa e di giallo che ne rialzano il tono.