Lucien Pissarro

Lucien Pissarro
Figlio di Camille Pissarro, uno dei principali protagonisti del movimento impressionista, Lucien impara dal padre, noto per le sue capacità didattiche, a pensare alla pittura con sguardo autonomo e indipendente. Non è un caso, dunque, che Lucien sposi le novità linguistiche del pointillisme, teorizzato da Georges Seurat come una possibile evoluzione dell’impressionismo. Se la maggior parte del movimento impressionista non accetterà le novità introdotte da questa nuova generazione di artisti e si opporrà fermamente alla partecipazione di Seurat e dei suoi seguaci all’esposizione impressionista del 1886, i Pissarro ne comprenderanno invece a pieno le ragioni e le difenderanno a spada tratta, esponendo con Seurat e Signac in una saletta in mostra a loro riservata, per segnare la distanza con gli altri artisti presenti, perlopiù ostili al nuovo movimento. In questo paesaggio Lucien mostra in tutta evidenza l’inevitabile influenza paterna, sebbene mediata dalla sua personalità. Diviso tra pointillisme e impressionismo, egli cerca la mediazione tra i due

mondi, dipingendo una veduta di campagna imbevuta di luce, con una pennellata che, pur non assecondando a pieno l’idea della divisione del colore promossa da Seurat, non si abbandona neppure alla leggerezza del tocco impressionista.