Guillaumin
Armand Guillaumin esporrà ben sei volte con il gruppo impressionista: più di Monet, più di Renoir e di altri pittori considerati protagonisti del movimento. Egli non solo prende parte alla maggior parte delle mostre del gruppo, ma ne è uno dei principali animatori, spendendosi anche come mediatore tra le diverse anime del movimento e impegnandosi a risolvere eventuali problemi pratici nell’organizzazione dell’evento.Artista complesso e tormentato, Guillaumin è uno dei grandi dimenticati dell’impressionismo, forse anche a causa dell’interpretazione molto personale che egli offre della nuova pittura. Il suo è uno sguardo inquieto, mai pacificato, che si esprime in una tavolozza sempre molto vivace, dalle combinazioni cromatiche a tratti stridenti, con improvvise accensioni dei toni, che a volte paiono lasciar presagire la violenza espressiva di Munch o Van Gogh. Forse più vicino a Cézanne che a Monet e compagni, Guillaumin è presente in mostra con un paesaggio della fine degli anni Sessanta, quando ancora è evidente il suo dialogo con le ricerche dei futuri impressionisti. Con poche pennellate e una tavolozza imbevuta di luce, egli cattura l’atmosfera e la vita su un tratto di lungo Senna, all’altezza del ponte di Sully.